Raoul Bova

Attore, Produttore

Biografia di Raoul Bova

Occhi azzurri e fisico mozzafiato: Raoul Bova è considerato un sex symbol del cinema italiano. La sua bellezza è un ottimo biglietto da visita per iniziare una carriera che si sviluppa su due binari: il grande schermo, in cui si mostra all’altezza di ruoli romantici, ma anche drammatici ed impegnati, e piccolo schermo, che gli procura grande popolarità. In particolare il pubblico femminile lo ricorda mentre esce dall’acqua in tutto il suo splendore nel film “Piccolo grande amore” e nel ruolo dell’affascinante e maturo fidanzato nei film di Moccia “Scusa ma ti chiamo amore” e “Scusa ma ti voglio sposare”, mentre un pubblico più vasto lo ammira nei panni del capo scorta in “Palermo Milano solo andata” e in quelli del capo dei carabinieri della serie tv “Ultimo”.
Nato a Roma il 14 agosto del 1971 da genitori originari della Calabria (Roccella Jonica) e della Campania (Acerra), si diploma all’istituto Magistrale Jean-Jacques Rousseau e si scrive all’ISEF, dove lascia gli studi prima della fine dei corsi. Nel frattempo inizia la sua carriera sportiva nel nuoto. Dopo aver vinto a 16 anni il campionato italiano giovanile nei 100 metri dorso maschili, abbandona l’agonismo e, a 21 anni, presta servizio militare nel corpo dei Bersaglieri, dove esercita l’incarico di istruttore di nuoto. Successivamente frequenta la scuola di recitazione Beatrice Bracco, che poi lascia per intraprendere la carriera di attore. Sposato con Chiara Giordano, figlia dell’avvocato De Pace, ha due figli: Alessandro Leon e Francesco. Nel 1992 debutta nella miniserie tv “Una storia italiana” di Stefano Reali, biografia dei fratelli Abbagnale, grandi icone del canottaggio italiano. Nello stesso anno recita nel film di Pino Quartullo, “Quando eravamo repressi”, e in “Mutande pazze” di Roberto D’Agostino. Dopo “Cominciò tutto per caso” di Umberto Marino, nel 1993 ottiene grande successo nel film di Carlo Vanzina, “Piccolo grande amore”, in cui interpreta Marco, il maestro di surf che conquista la bella principessa straniera, interpretata da Barbara Snellenburg. Nel 1995 un altro grande successo lo vede nei panni del capo poliziotto di una scorta che deve portare un pentito mafioso da Palermo a Milano. Il film è “Palermo Milano solo andata”, diretto da Claudio Fragrasso, con Giancarlo Giannini, Valerio Mastandrea, Ricky Memphis e Stefania Sandrelli. Nel 2007 il sequel “Milano-Palermo: il ritorno”, diretto sempre da Fragrasso, non ottiene lo stesso successo del primo. Nel 1996 Gabriele Lavia lo sceglie per “La lupa”, basato sull’ omonima novella di Verga, con Monica Guerritore, Ugo Fabrizio Giordani lo chiama per il film “Il sindaco” e Lina Wertmüller lo dirige in “Ninfa plebea”. Nel 2001 la stessa regista lo vuole per la serie tv “Francesca e Nunziata”, con Sophia Loren e Claudia Gerini.
Tra il 1994 e il 1998 è il commissario Breda nella serie tv “La Piovra” e nel ’98 è il Capitano dei Carabinieri Ultimo nell’omonima serie televisiva e nel sequel “Ultimo – La Sfida” del 1999, entrambi diretti da Michele Soavi. Nel 1998 Fragrasso lo dirige di nuovo in “Coppia omicida”, con Raz Degan. A seguire, dopo “Rewind” (1998) di Sergio Gobbi e “Terra Bruciata” (1999) di Fabio Segatori, nel 2001 è protagonista dello sceneggiato “Il Testimone” di Michele Soavi e recita nel film di Pupi Avati, “I cavalieri che fecero l’impresa”.
A partire dal 2002 ha l’occasione di lavorare con grandi star hollywoodiane negli USA. Lo vediamo al fianco di Sylvester Stallone in “Avenging Angelo” (2002) di Martyn Burke e accanto a Diane Lane in “Sotto il sole della Toscana” (2003) di Audrey Wells. Nel 2004 è co-protagonista in “Alien Vs Predator” di Paul W.S. Anderson. Nel 2006 debutta nella serie tv USA “A proposito di Brian”. L’anno successivo è Roberto Escalona nel telefilm USA “The company”, con Michael Keaton. Nel frattempo nel 2002 è protagonista nella miniserie tv italiana “Francesco”, ispirata alla storia di San Francesco d’Assisi. Nel 2003 Ferzan Ozpetek lo dirige in “La finestra di fronte”, con Giovanna Mezzogiorno. Nel 2005 recita nella miniserie tv “Karol – Un uomo diventato papa” di Giacomo Battiato, mentre nel 2006 è protagonista della fiction “Nassiriya – Per non dimenticare”, sotto la regia di Michele Soavi. L’anno successivo è attore e produttore di “Io e l’altro”, diretto da Moshen Melliti, film che trionfa al Magna Grecia Film Festival di Soverato come Miglior Opera Prima.
Notevole è anche il suo impegno nel sociale. Nel 2007 partecipa con Roberto Benigni e Francesco Totti al calendario dell’associazione Aipd posando in coppia con giovani persone down. Più volte dà il suo contributo a diversi enti benefici e associazioni di volontariato in iniziative come il Derby e la Partita del cuore. Nel ruolo di capitano Ultimo crea anche la fondazione Capitano Ultimo Onlus allo scopo di contrastare la criminalità organizzata e di promuovere la legalità.
Nel 2008 è al cinema nei panni del bel fidanzato che tutte le adolescenti vorrebbero conquistare in “Scusa ma ti chiamo amore”, tratto dall’omomino romanzo di Federico Moccia, regista del film stesso, dove Bova recita al fianco dell’esordiente Michela Quattrociocche. Il grande successo porta all’adattamento cinematografico del successivo romanzo di Moccia, “Scusa ma ti voglio sposare” (2010). Ancora nel 2008 recita in “Aspettando il sole” di Ago Panini e appare in un cameo di “Ti stramo”, film parodico di Pino Insegno, che esordisce alla regia. Nel 2009 Raoul è protagonista dello sperimentale e poliziesco “Sbirri”, prodotto dalla moglie, prende parte a “Baaria” di Giuseppe Tornatore e lavora in “Liolà” di Gabriele Lavia, accanto a Giancarlo Giannini. Nello stesso anno presenta al Giffoni Film Festival il corto “15 secondi” da lui interpretato e prodotto, diretto da Gianluca Petrazzi, con Nino Frassica, Claudia Pandolfi, e Ricky Memphis. Nel 2010 viene nominato Ambasciatore di buona volontà dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’ Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO). Nello stesso anno lo vediamo al fianco di Maria Grazia Cucinotta in “La bella società” di Gian Paolo Cugno, interpreta il fratello di Elio Germano in “La nostra di vita” di Daniele Luchetti e ricopre una piccola parte in “The Tourist” di Florian Henckel von Donnersmarck, pellicola che, girata in Europa tra Venezia e Parigi, ha come protagonisti Angelina Jolie e Johnny Depp. Dopo questi ruoli impegnati torna alla commedia nel film di Carlo Vanzina “Ti presento un amico” con Barbara Bobulova e Martina Stella.
Nel 2011 è Alessandro Dominici nella mini-fiction “Come un delfino”, ispirato alla storia vera dell’ex-nuotatore Domenico Fioravanti. Lo stesso anno è un neuropsichiatra infantile che deve ridare l’esame di maturità nel film di Paolo Genovese “Immaturi”, personaggio interpretato anche nel sequel “Immaturi – il viaggio” (2012), con Ricky Memphis, Ambra Angiolini, Barbara Bobulova, Luisa Ranieri e la coppia Luca e Paolo. Nel 2011 lo vediamo anche al fianco di Paola Cortellesi in “Nessuno mi può giudicare” di Massimiliano Bruno. Nel 2012 è il figlio di un “onesto” politico in “Viva l’Italia”, mentre nel 2013 torna ad interpretare su piccolo schermo Ultimo nel quarto episodio “Ultimo – L’occhio del falco”, e su grande schermo il ruolo di un affascinante scapolo che un giorno scopre di avere una figlia nel film commedia “Buongiorno papà” di Edoardo Leo, con Marco Giallini e Nicole Grimaudo.